venerdì 25 dicembre 2009

La lantana.. un'amante del sole...


Oggi vi parlo della Lantana, un genere che comprende circa 150 specie di piante perenni, a portamento arbustivo.

DESCRIZIONE:

I rami sono legnosi e non si spezzano col vento.

Le foglie sono decidue o persistenti semplici, a margine dentellato, opposte o verticillate: esse sono piccole e coriacee e disperdono poca umidità sotto il sole più cocente, proprio per questo è una pianta adatta alla coltivazione in pieno sole, in climi caldi.

E' generosissima di fiori, piccoli ma vistosi, tubulosi, formati da cinque petali irregolari, e compaiono riuniti in corimbi o in spighe ascellari, in un'infiorescenza semisferica. Essi presentano la particolarità di poter sbocciare di un colore e assumere col passare dei giorni altre tonalità. Non è raro, infatti, poter vedere, sulla stessa pianta, fiori di differenti sfumature, che vanno dal giallo all'arancione, dal viola al rosso, dal bianco al rosa.

La Lantana comincia a fiorire in primavera, e continua anche in estate.

I frutti sono bacche rotonde, di color viola scuro, unite in grappoli.


ESPOSIZIONE E TEMPERATURA:

La temperatura ideale durante il periodo invernale è di 6-10 °C : con temperature troppo alte la pianta deperisce e diventa facile preda dei parassiti.Per quanto riguarda la temperatura minima io ho una Lantana Camara in giardino che tutti gli anni fiorisce molto copiosamente eppure d'inverno la temperatura arriva anche sotto zero, quindi la temperatura fredda non è un problema grosso, anche se la temperatura minima dipende dal tipo di Lantana, approfondirò meglio dopo. In ogni caso per prevenire i danni dovuti al freddo, durante i mesi con temperature minime decisamente rigide, possiamo proteggere gli arbusti, ricoprendo il terreno attorno al fusto con paglia o foglie secche.
Se l'esemplare è coltivato in vaso, da maggio fino all’inizio dell’autunno si possono trasferire i vasi all’aperto. Con la fine dell’estate sarà bene riportarli in serra.
Ha bisogno di molta luce, può stare anche in pieno sole, da evitare però nei mesi e nelle ore più calde, se c'è una scarsa ventilazione.

ANNAFFIATURA E CURE:

Bisogna annffiare abbondantemente in estate, moderatamente in inverno (se è in piena terra le innaffiature necessarie sono meno di quelle nel caso in cui l'esemplare sia in vaso), lasciando il terreno secco per un paio di giorni prima di riinnaffiare.

L’umidità ambientale dovrebbe essere innalzata con ogni mezzo, anche bagnando il pavimento della serra (se viene coltivata in serra).

Necessita di un terreno ricco e humifero, che andrebbe cambiato ogni 2-3 anni se la pianta è coltivata in vaso.

Per quanto riguarda le concimazioni, da giugno a settembre concimare le piante con fertilizzante liquido con cadenza bisettimanale.

Le piante di questo genere non richiedono una vera e propria potatura. Bisogna però ricorrere spesso a un accorciamento dei rami più lunghi (fino a 10-15 cm. di lunghezza) in esemplari troppo sviluppati, da effettuarsi a febbraio, di modo che venga stimolata la crescita di nuovi e rami e si mantenga la pianta compatta.

DURATA E RIPRODUZIONE:

Durata: perenne

Moltiplicazione da seme: si seminano in febbraio, alla temperatura di 16 °C, estraendo i semi dalle bacche viola.

Moltiplicazione per talea: si effettua prelevando ad agosto porzioni di rami giovani, della lunghezza di 8 cm, che verranno messe a radicare in cassone da moltiplicazione alla temperatura di 15-18 °C. Le talee così ottenute si lasciano irrobustire in vasi di 8 cm di diametro (riempiti con una composta a base di terra da giardino, torba, sabbia e terriccio) fino a febbraio-marzo, quando dovranno essere sottoposte a cimatura per favorire la formazione dei rami. Si trapiantano nei vasi definitivi a primavera.

TIPI DI LANTANA:

Ci sono numerosi tipi di lantana, tutti accomunati dalle caratteristiche che ho descritto sopra, ma che differiscono per alcune cose, come il colore dei fiori.

-Lantana Camara:

Lantana originaria delle zone tropicali dell’America, questa specie presenta foglie ellittiche, di colore verde scuro, dotate di un odore sgradevole. Da maggio ad agosto produce fiori di forma tubolare, riuniti in corimbi globosi, larghi circa 5 cm, che si formano all’ascella delle foglie. Il colore dei fiori tende a scurirsi col passare dei giorni . Il frutto è rappresentato da una bacca scura tossica. Può raggiungere altezze variabili da 40 cm a 2 m.

Si divide in vari sottotipi, i più diffusi in commercio sono:

-Lantana Crocea, con fiori che da giallo zolfo diventano giallo zafferano





-Lantana Cloth of Gold, dai fiori giallo brillante:




- Lantana Mutabilis, che produce fiori che passano dal bianco al giallo al rosa e al lilla:





-Lantana Rose Queen, con fiori che da giallo diventano rosa:




-Lantana Spreading Sunset, caratterizzata da un portamento prostrato e da fiori che, inizialmente gialli, diventano in seguito rossastri:




-Lantana Biancaneve, con fiori bianchi:






-Lantana involucrata:

Originario delle Antille, questo arbusto presenta foglie opposte e lanceolate. I fiori, che sbocciano riuniti in corimbi globosi, sono lilla con la gola gialla. Può crescere fino a 3 m, in estate assume una colorazione viola rosso . Queste piante non sono sempreverdi, quindi perdono le foglie per alcuni mesi all'anno.




-Lantana sellowiana o montevidensis:

Originaria dell’Uruguay, questa specie a portamento semiprostrato presenta rami lunghi e sottili che portano foglie piccole, ovate, tomentose e a margini dentati. Da giugno a ottobre-novembre produce infiorescenze globose, larghe 2-3 cm., formate da fiori piccoli, tubulosi e leggermente tondeggianti di colore rosa-lilla con la gola gialla. Cresce fino a 20-30 cm. di altezza.
Queste piante danno origine ad un arbusto di forma arrotondata. Si tratta di piante sempreverdi, che quindi mantengono le foglie per tutto l'arco dell'anno.
Essendo un arbusto piccolo, si presta benissimo alla coltivazione in vaso. Il portamento naturale la induce a mantenere un aspetto basso, quasi modesto. In realtà, una o meglio più piante, magari messe vicine in una vasca tonda, lasciando i rami liberi di ricadere ed espandersi, creano un effetto davvero spettacolare, grazie alla fioritura che si protrae dall'inizio dell'estate fino all'inizio dell'inverno.



La Lantana montevidensis, a differenza delle precedenti, teme le temperature inferiori allo zero; coltiviamole in serra fredda o comunque in luogo riparato dal vento; quando ogni rischio di gelata tardiva è ormai passato possiamo porle all'esterno, o rimuovere i ripari.


-Lantana trifolia:

Originario dell’America tropicale, questo arbusto raggiunge il metro di altezza e produce fiori rosso porpora.


Detto questo scegliete la vostra Lantana e il successo è assicurato :)

martedì 22 dicembre 2009

MONSTERA DELICIOSA.. un must have!!


E' una pianta molto resistente, originaria del Guatemala, che può raggiungere anche i 2 metri di altezza.


DESCRIZIONE:

Benché la monstera deliciosa appartenga a un genere in grado di fiorire e dare anche frutti commestibili, va considerata a tutti gli effetti una pianta verde, dalla crescita piuttosto lenta, ma che può raggiungere grandi dimensioni sia in altezza che in larghezza.


Ha un portamento cespuglioso, le foglie sono di color verde scuro acceso e fortemente frastagliate, che presentano dei tagli che si estendono poco alla volta fino a dare alle foglie l’aspetto caratteristico di quelle adulte.


I grandi fusti emettono numerose radici aeree, che non vanno mai tagliate, e richiedono di essere sostenuti mediante solidi tutori o tramite una colonna di muschio.
Le foglie e le radici aeree contengono sostanze irritanti e tossiche se ingerite.

In estate possono comparire delle grandi infiorescenze a spadice, non particolarmente ornamentali, avvolte da una brattea. Il frutto non compare mai negli esemplari coltivati in appartamento; in natura al fiore segue appunto un frutto di forma conica con un profumo di banana e ananas e un sapore dolciastro che ricorda sempre l’ananas, ed è una pannocchietta ricoperta da squame esagonali, ma bisogna stare attenti a consumarla quando è matura altrimenti rilascia una sostanza molto irritante per la bocca. Effetto che si neutralizza con la sua maturazione.




ESPOSIZIONE E TEMPERATURA:

Essendo una pianta tropicale ha bisogno di molta luce, ma non deve essere mai esposta ai raggi solari diretti, questi ultimi potrebbero causare delle macchie sulle foglie; può essere messa anche all’ombra ma, in questo caso, le sue foglie tendono a restare piccole e la sua crescita viene ulteriormente rallentata: è consigliabile però nel periodo estivo trasportare la pianta all'esterno, in posizione semi-ombreggiata perchè in estate le temperature possono essere molto alte e il sole molto forte.

Tollera bene anche le basse temperature, ma queste non dovrebbero mai scendere al disotto dei 12 °C, la temperatura ottimale è di18-22 °c, per questo motivo si adatta molto bene alla vita in appartamento, anche se in questo caso la pianta andrebbe tenuta in una zona discretamente umida. La pianta è molto sensibile alle alte temperature, quindi con l'aumentare di queste è opportuno anche ridurre gli intervalli di irrigazione. Predilige ambienti con aria fresca.



ANNAFFIATURE E CURE:

La pianta ha bisogno di buone annaffiature, in relazione alla temperatura dell'ambiente: si controlla il terreno che dovrà essere sempre umido ma non inzuppato, non si deve mai lasciare l'acqua nel sottovaso. Ridurre le annaffiature in inverno.

La Monstera è molto sensibile alle concimazioni, per questa ragione è bene non esagerare, un eccesso di concime potrebbe farle sviluppare foglie molto grandi e alterare l'equilibrio della pianta. Il concime consigliato è quello per piante d'appartamento, giustamente diluito. La frequenza delle concimazioni varia a seconda dell'età della pianta: quando sono giovani hanno bisogno di più nutrimento di quando ormai sono piante adulte; è buona norma effettuare almeno due o tre interventi l'anno, e concimare ogni quindici giorni in primavera ed estate.

Diamo alla pianta lo spazio di cui necessita, un supporto solido per i suoi rami, una buona luminostà. I giovani soggetti vanno rinvasati ogni anno a primavera utilizzando del terriccio ordinario. Quelli più grandi invece si accontenteranno di vedere sostituito lo strato superficiale di terra del proprio vaso.

Questa pianta necessita di poca terra: si utilizza un terriccio universale con l'utilizzo di polistirolo a pallini per alleggerire la composta. Forniamo un buon drenaggio sul fondo del vaso, visto che la pianta non sopporta i ristagni idrici.


Un paio di volte al mese pulire le foglie con un panno leggermente umido ed eliminare le parti danneggiate o secche.

NON eliminiamo le radici aeree della pianta (le potete vedere nella foto sotto), perchè sono indispensabili, contribuiscono alla stabilità della pianta e all’ assorbimento dell’ umidità. Se i rami sono legati a un tutore o un supporto ricoperto di muschio, le radici aeree vi si attaccheranno.




DURATA E RIPRODUZIONE:

Durata: perenne.

Riproduzione: tramite talea in estate è facile ottenere dei nuovi esemplari.

IL RANUNCOLO




Il ranuncolo, o più correttamente Ranunculus, comprende più di 400 specie di piante erbacee, alcune delle quali le troviamo anche in natura in Italia, la più comune delle quali è il Ranunculus asiaticus (l'unica varietà a radici tuberose), originario dell'Asia e della Grecia, che offre tantissime varietà con fiori diversi per forma e colore, che vengono continuamente combinate tra di loro, in modo da ottenere sempre nuovi ibridi.


DESCRIZIONE:

-i TUBERI sono grandi dai 5 ai 10 cm di diametro, presentano delle protuberanze

-il FUSTO è robusto e ricoperto di peli, può raggiungere anche i 60 cm di altezza, ma in genere è alto circa 40 cm

-le FOGLIE sono ovate, molto suddivise, e di colore verde chiaro

-il FIORE è circolare, di diametro circa 5 cm, di solito a forma di coppa ma ci sono anche varietà a fiore piatto

CALENDARIO:
Piantare i tuberi: a Novembre al Centro-Sud, a Marzo al Nord (per evitare le gelate invernali)
Concimare: da Aprile fino a quando vediamo che il fiore sta appassendo, quindi indicativamente verso Giugno

Annaffiare: nel periodo di vita della pianta, quindi da Aprile fino a fine Luglio/ inizio Agosto

Togliere i tuberi: Agosto


LA MESSA A DIMORA:

Nelle regioni con inverni più miti si possono mettere a dimora i bulbi anche in autunno, mentre nelle regioni con inverni freddi bisogna aspettare l'inizio di primavera, per evitare il pericolo di gelate, dato che i ranuncoli sono sensibili a queste.

Piantiamo i bulbi in terreni ben drenati (possiamo farlo sia in giardino che in vaso, in quest'ultimo caso eliminiamo il sottovaso per evitare i ristagni d'acqua), e se possibile in un terreno fertile: se vogliamo al momento della messa a dimora possiamo mischiare il terreno con del letame maturo, per arricchiare il terreno.
Piantiamo i bulbi in una zona esposta al sole almeno parzialmente (al Sud è meglio scegliere posizioni ombreggiate nelle ore più calde della giornata per evitare che i fiori si secchino subito), e riparata dal vento, che potrebbe piegare gli steli più alti.

I bulbi vanno piantati alla giusta profondità e alla giusta distanza tra di loro, e si ricopre senza compattare, ma solo pressando leggermente co il palmo della mano per eliminare l'aria in eccesso. Una volta finito il tutto si bagna.


NUTRIMENTO E CURA DELLE PIANTINE:

Non bagnare eccessivamente la piantina per evitare marciumi radicali; dopo aver bagnato la prima volta non bagnare fino a quando non vediamo la piantina germogliare.
Quando i ranuncoli iniziano i loro sviluppo possiamo iniziare a bagnare con più abbondanza, bagnando sempre al piede della pianta e non dall'alto.
Dobbiamo bagnare fino a quando non vediamo la parte verde della piantina diventare gialla e staccarsi.
Per quanto riguarda la concimazione bisogna, al di là della creazione di un terreno adatto e ricco di nutrienti prima della messa a dimora (che si può ottenere mischiando al nostro terreno già esistente del terriciato, del compost, o del letame maturo), dare alla piantina in crescita un fertilizzante liquido diluito ovviamente nell'acqua di bagnatura. Concimiamo non ad ogni bagnatura, ma ogni 10 giorni, con un fertilizzante per piante verdi nella prima fase, e un fertilizzante per piante da fiore dal momento in cui nascono i boccioli.
Dobbiamo concimare fino a quando non vediamo il fiore della piantina appassire, mentre possiamo come detto sopra continuare a bagnare fino a quando non vediamo anche la parte verde seccare.
Dobbiamo asportare i fiori appassiti, cosi da poter favorire lo sviluppo degli altri boccioli.
ESTRAZIONE DEI BULBI:
Estraiamo il tubero dal terreno quando vediamo che le foglie si staccano dalla piantina, ovvero quando sappiamo che la fase di sviluppo della pianta è finita: facciamolo con cura cercando di non danneggiarlo. Puliamo il tubero dalla terra e lasciamolo asciugare al sole per un paio di giorni, dopodichè lo possiamo conservare per una successiva messa a dimora in un sacchetto chiuso, tenuto in luogo asciugo e fresco, ma non freddo,e a temperatura stabile.
Pare che la piantina rifiorirà meglio se aspettiamo due o tre anni per ripiantarla, quindi possiamo anche non ripiantare il bulbo l'anno successivo.
In fase di estrazione possiamo dividere i tuberi (per ottenerne più di uno) così in fase di asciugatura si possono cicatrizzare le ferite causate dalla rottura. E' consigliata la divisione solo sui tuberi grossi e ben formati, e non in due anni consecutivi.